Potenziamento delle infrastrutture e azioni di ricerca per ridurre l’impatto di Xylella fastidiosa negli ecosistemi agricoli e naturali

Research actions for reducing the impact on agricultural and natural ecosystems of the harmful plant pathogen Xylella fastidiosa

2023 - 2027

L’analisi di una popolazione di semenzali di olivo sopravvissuti a Xylella conferma la presenza di caratteri di resistenza in Leccino e apre nuove prospettive di ricerca

Pubblicato uno studio pluriennale che ha portato all’individuazione, nell’area epidemica salentina, di nuovi genotipi di olivo resistenti a Xylella fastidiosa e su cui sono attualmente in fase di avvio le valutazioni agronomiche.

La maggioranza dei semenzali spontanei selezionati nell’ambito del progetto ResiXO finanziato dalla Regione Puglia ha fenotipo resistente o
tollerante all’infezione ed è risultato avere Leccino come genitore.

Fpls 15 1457831 G004
Alberi di olivo dei genotipi selezionati per l’analisi trascrittomica. Olivo S105 (A), S215 (B) e S234 (C). L’albero S215 proviene dal portainnesto di un albero morto della cultivar Ogliarola salentina. Da ciascun albero sono stati raccolti cinque sottocampioni.

Resistenza che il Leccino è stato in grado di trasmettere alle progenie anche quando si è incrociato, a seguito di libera impollinazione, con le due cultivar suscettibili Ogliarola salentina e Cellina di Nardò. I dati molecolari indicano come la resistenza, sebbene multifattoriale, coinvolge il sistema di risposta dell’olivo a diversi livelli. Diversi geni per recettori di parete cellulare, Leucine-rich receptor kinase, Receptor like protein e Wall associated kinase sono sovraespressi nel corso di infezione, così come per gli enzimi deputati al controllo dei livelli di due ormoni chiave nella risposta immune delle piante, l’acido salicilico e l’acido jasmonico.

Strategica è anche l’individuazione di “geni di suscettibilità”, che possono essere adoperati come target in una prospettiva di gene editing finalizzato all’induzione di resistenza. Numerosi pertanto gli spunti e i risultati che andranno a dare impulso ai programmi di ricerca nazionali e internazionali quali BEXYL, OMIBREED e REACH-XY in corso presso gli stessi gruppi di ricerca e che nei prossimi anni hanno l’ambizione di contribuire allo sviluppo di nuovi genotipi di olivo resistenti sia con tecniche di miglioramento genetico tradizionale che con nuove Tecniche di Evoluzione Assistita.  

Per approfondire il lavoro completo: https://www.frontiersin.org/journals/plant-science/articles/10.3389/fpls.2024.1457831/full

 

Ultimi articoli

Xylella Puglia Boscia

Xylella in Puglia: un quadro sempre più complesso

Il punto fatto assieme al Dottor Donato Boscia del CNR Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante evidenzia un ridimensionamento delle speranze sulla possibile fase di ripresa degli olivi colpiti nella parte più meridionale della penisola salentina e fornisce un aggiornamento sulla situazione dei nuovi focolai e nuove sottospecie di

LEGGI DI PIÙ >