Il punto fatto assieme al Dottor Donato Boscia del CNR Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante evidenzia un ridimensionamento delle speranze sulla possibile fase di ripresa degli olivi colpiti nella parte più meridionale della penisola salentina e fornisce un aggiornamento sulla situazione dei nuovi focolai e nuove sottospecie di Xylella fastidiosa in provincia di Bari, incluso il ritrovamento di olivi infetti dalla sottospecie pauca a ridosso di Bari.
La Regione nel mese di luglio scorso ha pubblicato un aggiornamento della demarcazione delle aree focolaio e delle rispettive zone tampone, da cui si evidenza una situazione molto complessa per la provincia di Bari per la coesistenza di più sottospecie nella stessa zona.
Il principale impatto del ritrovamento di ceppi di sottospecie, diverse dalla ben nota sottospecie “pauca” causa della moria degli olivi, è l’ampliamento della lista di specie vegetali a rischio di infezione e quindi soggette oltre che al programma di sorveglianza fitosanitaria per la rimozione delle piante infette, a severe restrizioni per la movimentazione di piante e la realizzazione di nuovi impianti. E tra queste la specie che desta maggiore preoccupazione è la vite. È altresì oggetto di particolare attenzione la definizione dell’areale di diffusione dei ceppi della sottospecie multiplex diffusi essenzialmente su piante di mandorlo, che oltre a essere stati rilevati in prossimità dei confini con la Basilicata, sono anche stati trovati sul versante ionico della provincia di Bari.
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Foto credits: Gianluca Colonnese